Un servizio completo per il settore lattiero-caseario
L’Europa è uno dei maggiori produttori mondiali di latte bovino, che costituisce l’83% della produzione totale di latte; quest’ultima supera gli 815 miliardi di litri ed nei prossimi 10 anni è prevista una crescita media dell’1,8%.
Il mercato lattiero-caseario attende una crescita ancora maggiore per i prodotti derivati, in particolare quelli destinati all’export: panna, mascarpone, formaggi e formule per i lattanti.
I Paesi del sudest asiatico registrano inoltre una richiesta sempre maggiore di prodotti europei grazie agli elevati standard di qualità e sicurezza che la legislazione comunitaria impone.
L’attenzione sempre più consapevole dei consumatori alle possibili allergie ed intolleranze verso gli alimenti ha fatto schizzare il mercato dei prodotti lattiero-caseari delattosati e a basso contenuto di lattosio, ulteriormente destinato a crescere rispetto ai concorrenti alternativi non derivati del latte (Euromonitor).
Diversi processi produttivi per diversi prodotti finiti
I prodotti lattiero caseari possono derivare da diversi processi di trasformazione. Il latte infatti è la materia prima principale per ottenere numerose tipologie di prodotti, più o meno processati.
Latte che può essere fresco ma anche fresco pastorizzato, pastorizzato di Alta Qualità, UHT e sterilizzato. Inoltre si possono ottenere diverse tipologie di latte in base ai diversi livelli di grasso: intero, parzialmente scremato, scremato. Dalla lavorazione del latte si possono ottenere prodotti derivati quali: formaggi freschi o stagionati, yogurt, proteine del siero, latte in polvere.
È importante che lungo tutto il processo produttivo vengano seguiti e mantenuti tutti i requisiti di qualità e sicurezza alimentare.
Quali sono i pericoli più frequenti nelle matrici lattiero-casearie?
I prodotti lattiero-caseari sono particolarmente esposti a pericoli microbiologici, tra i principali: Listeria m., E.Coli, Salmonella spp., stafilococchi e enterobatteri. Anche pericoli di natura chimica possono determinare un rischio nella matrici latte o formaggi ad esempio metalli pesanti, micotossine (M1 o derivate dai mangimi di cui gli animali si nutrono), diossine e PCB, pesticidi, clorati e perclorati. Infine, anche nel latte si può determinare la presenza di corpi estranei e microplastiche.