Test ecotossicologici
Il saggio ecotossicologico è un esperimento biologico che ha lo scopo di verificare se un campione ambientale, o un composto potenzialmente tossico, causa una risposta biologica rilevante negli organismi utilizzati per il test. L’obiettivo ultimo quindi è capire se vi sia una minaccia per la conservazione dell’integrità funzionale degli ecosistemi.
Ecotossicologia: la logica dietro i test
La misura dell’ecotossicità di campioni ambientali viene eseguita tramite batterie di test che utilizzano una serie di organismi target. Solitamente gli organismi sono esposti a differenti concentrazioni o dosi di una sostanza di prova o di un campione (acqua di scarico, rifiuto, fango di depurazione, suolo, sedimento fluviale o marino,….) diluiti in un mezzo opportuno.
Analisi ecotossicologiche nelle acque
I test in matrici acquose (acque superficiali o sotterranee e acque di scarico) ed eluati sono effettuati secondo metodiche e linee guida ufficiali ISO ed OECD. In particolare:
- Inibizione crescita algale con UNI EN ISO 8692 (in acqua dolce) e UNI EN ISO 10253 (in acque marine ed eluati)
- Tossicità acuta con Artemia Salina
- Tossicità acuta con Daphnia Magna (UNI EN ISO 6341) in acque dolci, scarichi ed eluati
- Tossicità acuta con Vibrio Fischeri secondo UNI EN ISO 11348
Analisi ecotossicologiche nei suoli e nei sedimenti
I test vengono effettuati con :
- Vibrio Fischeri, tossicità acuta secondo UNI EN ISO 11348
- Alghe d’acqua marina, inibizione della crescita algale secondo UNI EN ISO 10253
- Acartia tonsa, Test di mortalità a 7 gg di esposizione MU 2366
Per quanto riguarda i test previsti dal D. Lgs 152/06 (saggi ecotossicologici nel controllo delle acque di scarico industriali e civili e dei sedimenti di acque interne):
- Test di tossicità acuto con Daphnia magna UNI EN ISO 6341
- Test di inibizione della bioluminescenza con Vibrio fischeri UNI EN ISO 11348-3
- Test di tossicità acuto con Artemia Salina
Analisi ecotossicologiche sui rifiuti
Questo tipo di analisi applicate ai rifiuti consentono l’attribuzione delle classi di pericolo dei rifiuti: HP4 IRRITANTE, HP8 CORROSIVO, HP14 ECOTOSSICO. Nell’attribuzione di tali classi la legislazione ritiene che una valutazione effettuata a fronte dell’esecuzione di alcuni test specifici sia prioritaria rispetto ad una valutazione basata su calcoli stechiometrici.
Sui rifiuti proponiamo quindi i test per la classificazione dei rifiuti previsti dal Reg. CE n. 440/2008:
- Test di tossicità acuta 24 e 48 h con Daphnia magna OECD 202
- Test di tossicità acuta su embrioni di pesce (FET) OECD 236
- Test di tossicità acuta con Pseudokirchneriella subcapitata OECD 201
Ai fini dell’attribuzione/esclusione delle caratteristiche di pericolo HP8 (Corrosivo) e HP4 (Irritante – Irritazione cutanea e lesioni oculari) come da Regolamento 1272/2008 (CLP), eseguiamo inoltre e test in vitro di corrosività ed irritazione su linee cellulari specifiche e su tessuti umani ricostituiti.
Analisi ecotossicologiche su sostanze e preparati chimici
I saggi e i test di tossicità acuta presentati vengono effettuati anche direttamente su sostanze chimiche di cui si voglia effettuare tale valutazione.
Test di germinazione
Su matrice compost eseguiamo i controlli ecotossicologici effettuando il test di germinazione utilizzando crescione (UNI 10780). Su acque, fango e sedimenti effettuiamo anche test di germinazione e allungamento radicale utilizzando sorgo, cetriolo o crescione secondo UNI 11357
Mérieux NutriSciences: un servizio completo di analisi ecotossicologiche
Mérieux NutriSciences offre una vasta gamma di analisi specifiche per valutare il rischio potenziale di inquinanti, rifiuti, prodotti e sostanze negli ecosistemi.
Gli studi di laboratorio sono effettuati su piante, alghe e crostacei, coprendo le necessità di testing richieste dalla normativa vigente.
Ove possibile, gli studi ecotossicologici sono accompagnati da test di verifica della concentrazione e della stabilità della sostanza in esame nel sistema di campionamento.